In questa sezione troverete riuniti oggetti tecnici e supporti raccolti, ritrovati e riscoperti dagli studenti coinvolti nel progetto. Durante e dopo la quarantena, lo spazio domestico diviene un luogo stratificato, popolato di oggetti, enunciati e temporalità mediali differenti: detto altrimenti, un archivio di media e di supporti obsoleti o in via di obsolescenza.
L’organizzazione dello spazio casalingo nasconde tra le sue pieghe, ai suoi margini, oggetti e dispositivi divenuti via via meno famigliari, sempre più distanti e silenziosi. Una volta messi a fuoco, posti sotto le nostre lenti di osservazione, la nostra difficoltà a comprenderli appieno diventa evidenza di un problema di leggibilità epistemica, storica e mediale. Eppure, le loro materialità e temporalità non attendono altro che essere descritte, analizzate e ridisposte nel presente.
Ogni oggetto è corredato da una "scelta" che ne motiva e orienta l'azione di scavo, poiché tale azione è in assoluto la più delicata. Il momento, il luogo e il motivo di rinvenimento richiedono metodo e attenzione. Non si tratta di una pura operazione tecnica di disseppellimento o prelievo ma dell’atto fondativo di un percorso che non vede soluzioni di continuità tra rinvenimento e recupero (Carandini, 1981). Il disseppellimento deve essere attentamente valutato e compreso nelle responsabilità che questa azione comporta (Brandi, 1963).
In altre parole, al "riconoscimento" teoretico e storiografico della materialità degli oggetti mediali e dei corpora visuali devono necessariamente accompagnarsi atti e pratiche di "riconoscenza" nei confronti di tali oggetti e corpora, deve subentrare la responsabilità della loro cura e comprensione in quanto "partner" di lungo periodo, abitanti di un "tempo profondo" alla base dell'evoluzione e individuazione della soggettività umana (Leroi-Gourhan, 1943-1945; Simondon, 1964; Zielinski, 2012).
Ogni oggetto o supporto è inoltre accompagnato da una descrizione catalografica attenta, meditata e articolata seguendo regole e procedure di archiviazione e catalogazione (le schede visualizzate sono una sintesi di schede più ampie che traggono origine dalle norme STS, F dell'ICCD e dalle normative CEN per la descrizione filmografica standard), poiché la comprensione della materialità dei media e dei supporti mediali passa innanzitutto attraverso la capacità di descriverla e quindi di osservarne le peculiarità strutturali e le tracce e i sintomi di una storia tecno-culturale da riscoprire e fare riemergere.
Ai principi e alle pratiche di selezione, archiviazione e catalogazione fanno seguito i discorsi e le pratiche di costruzione della conoscenza storica e di valorizzazione inedita attorno agli oggetti e ai beni riscoperti.